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Cosa è una “food forest”?

Ne ho sentito parlare per la prima volta durante un corso di permacultura ma non ho mai approfondito molto l’argomento. I primi di novembre ci sarà presso la Fattoria Lara un corso dedicato a questo tipo di “coltivazione” (se così la possiamo chiamare) e mi piacerebbe partecipare.
Food forest locandina
Quello che so sulla food forest è che è un sistema che cerca di replicare le dinamiche e lo sviluppo della foresta, mettendo in pratica così uno dei principi della permacultura secondo cui le nostre azioni sono tanto più efficaci quanto imitano i processi naturali.
Nella food forest, o foresta giardino se preferite l’italiano, troveremo allora una grande varietà di piante che comprendono alberi da frutto, ma anche cespugli che producono bacche, commestibile sia per gli uomini ma anche per gli animali, fiori ed erbe eduli. Il modo in cui viene strutturata è a livelli, in cui le numerose piante occupano strati diversi, proprio come avviene in un bosco.
Tra le varietà di piante troveremo alberi d’alto fusto (ad esempio noci, mandorli, ciliegi…), arbusti (come i noccioli), erbacee perenni commestibili ed officinali, piante striscianti e tappezzanti, che riducono l’evaporazione dell’acqua e l’erosione, e ancora piante di cui si utilizzano le radici (topinambur, patata, aglio) e piante rampicanti (soprattutto viti, ma anche kiwi, fagioli rampicanti).

Per chi fosse interessato ad approfondire un po’ c’è un bell’articolo sull’argomento scritto Elena Parmiggiani, bravissima esperta di permacultura, altrimenti iscrivetevi anche voi al corso che si terrà alla Fattoria Lara a Castiglione del Lago e che verrà condotto da Stefano Soldati dell’associazione La Boa di cui vi posto un breve video su permacultura e food forest.

Acquasanta e Quasiliberi

Ci sono incontri che ci cambiano la vita e ce la rendono migliore. L’incontro con Antonella di Acquasanta è uno di questi. L’ho conosciuta nel 2006, anno in cui ho iniziato ad interessarmi alla natura, all’agricoltura naturale, a stili di vita e di consumo più rispettosi non solo per l’ambiente ma anche per le persone.
Il primo corso di Permacultura l’ho fatto proprio a casa sua, io che non sapevo niente di niente ma che avevo voglia di capire se fosse possibile anche per me vivere in modo meno pesante per questa Terra.
Ancora adesso non ricordo quando e perché mi è venuta voglia di interessarmi al mondo “alternativo” o, come impropriamente direbbero alcuni, dei “frikkettoni”.  Davvero non lo ricordo. So che è iniziato tutto con una mia fuga in solitaria ad uno dei primi RIVE (Rete Italiana Villaggi Ecologici) sponsorizzati dalla rivista AAM Terranuova. Sono andata in tenda, io che non avevo mai montato una tenda da sola (quando andavo in campeggio con la mia amica Selvaggia la tenda era praticamente già montata o ci facevamo aiutare da baldi giovani molto più esperti di noi :).
Durante il RIVE, in cui ebbi il piacere di conoscere Antonio De Falco (su di lui dirò in un altro post), seppi di questo corso di permacultura in Umbria, ad Acquasanta, che si trova vicino a Città della Pieve.

Pane lievitato
Lì non ci andai da sola ma con mia madre. Io e lei a dormire in tenda con il materassino che si sgonfiava ogni notte. Noi due alle prese per la prima volta con la compost toilet all’aperto (anche su questo un post sarà necessario).  Un corso in cui oltre alle nozioni e alla pratica sul campo, c’era sempre spazio per giochi, abbracci, momenti di 5-5 con sconosciuti (non sapete cosa è il 5-5? 5 minuti parli tu, 5 minuti parla l’altro. Uno parla soltanto, uno ascolta soltanto!). Esperienza bellissima che mi ha aperto un mondo e mi ha fatto scoprire delle pratiche che anche se non ho immediatamente messo in atto (posso dire di condurre una vita non così alternativa) si sono interiorizzate dentro di me.
Ho fatto poi altri corsi e ho incontrato altre persone che si occupano di permacultura ed agricoltura naturale e con molte di loro sono ancora in contatto. Mi dà una gioia grandissima vedere quando i loro progetti si realizzano e li immagino a godere di panorami mozzafiato,  lavoro duro ma soddisfacente e cene fatte con i frutti della terra di cui hanno cura seguite dagli immancabili concertino con chitarre e strumenti a percussione improvvisati.
Antonella però è la persona con cui non solo ho mantenuto i contatti, ma con la quale ho instaurato un’amicizia speciale.  Per me è una guru, una persona che sa darti la risposta giusta al momento giusto, che sa farti godere delle cose più semplici, anche quando stai affrontando un momento di sofferenza, che rende reale ciò che si vede e ciò che non si vede. Insomma, una persona che sa apprezzare la vita e che con il suo esempio riesce ad ispirare anche gli altri (non sono la sola fan di Antonella, ce ne sono molti in giro!!!).
Sono contenta allora di poter condividere questo video che abbiamo girato l’ultima volta che siamo stati a trovarla. Spero che anche voi cogliate la magia di questo posto e l’energia che scaturisce dal tornare alla terra.

quasiliberi

Video girato presso l’Azienda Agricola Acquasanta – Città della Pieve.
http://agricolaacquasanta.weebly.com

Girato e montato da Simone Baldini Tosi
https://www.youtube.com/user/BaldiniT…