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Dal fagiolo di soia al tofu

Il tofu, questo ingrediente tanto amato e odiato. Amato da chi cucina vegetale grazie alla sua versatilità. Odiato da chi si rifiuta di sperimentare alternative proteiche vegetali e lo considera un panetto che non sa di nulla. E’ vero: il tofu preso così com’è sa di poco, ma per questo si presta a tante preparazioni, sia dolci che salate. Va detto anche che il tofu non è qualcosa che si sono inventati i frikkettoni vegani, ma è un alimento molto antico, nato in Cina più di 2000 anni fa e che poi si è diffuso in tutta l’Asia orientale.

Normalmente troviamo il tofu già pronto e anche io la maggior parte delle volte lo compro già fatto, rigorosamente bio. Quello più diffuso è il tofu solido, facile da tagliare a cubetti o fettine, ma esiste anche il silk tofu, che è molto morbido, simile a una gelatina, che si presta alla preparazione di creme sia dolci che salate. Ci sono tante marche diverse. Spesso compro quello di Viviverde Coop. Scelgo questo soprattutto per comodità, ma quando posso lo acquisto nei negozi bio dove c’è più scelta sia in termini di marche che di consistenze. Un tofu che una volta ho assaggiato e che mi è parso molto buono è Kato-tofu.

Detto tutto ciò…volevo provare a fare il tofu da sola, a partire dai fagioli di soia (molte ricette che si trovano online partono dal latte di soia già fatto) e quindi ecco gli ingredienti e il link ad un breve video in cui potete vedere come si fa. La procedura è molto semplice, serve solo un po’ di tempo e un buon frullatore 😛

INGREDIENTI:
– 500 gr fagioli di soia gialla secca bio
– 3 lt circa di acqua
– il succo di 1 limone + 1 cucchiaio di fervida (o aceto di mele)
oppure
– 10 gr di nigari sciolto in una tazzina di acqua calda

PROCEDIMENTO:
Guarda il video su Youtube 🙂

Ecco il prodotto finito 😛

Curry di patate con riso basmati

Se c’è un ingrediente che mi fa pensare al mare, ai viaggi ai tropici, alla magia dell’oriente, è il latte di cocco. Quando penso a riso e verdure, gira che ti rigira mi viene sempre da mettercelo (e se non ce l’ho utilizzo latte vegetale e un po’ di cocco disidratato).
Questa è una ricetta semplicissima e che può essere adatta a chi si vuole avvicinare per la prima volta ai sapori orientaleggianti. Credo possa piacere anche ai bambini (mio figlio Elia di 11 anni ne ha mangiate 2 porzioni!) grazie alla dolcezza data dalle patate, la mela e ovviamente il latte di cocco. Ah, è anche gluten free ;P

INGREDIENTI
1 cipolla bianca
1/2 peperone rosso (200 gr circa)
4 patate (550 gr)
1 pomodoro rosso
1 mela sbucciata
200 ml latte di cocco
1 cucchiaio di cocco disidratato (10 gr)
1 cucchiaio di curry
1 cucchiaino di paprica affumicata piccante (se non avete quella piccante potete aggiungere un po’ di peperoncino se vi piace)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di sesamo bianco e nero
olio evo
sale
125 gr di tofu
2 cucchiai di farina di manioca (o amido di mais se non l’avete)
1 bicchiere di olio per friggere

Gli ingredienti necessari per il curry di verdure 😛

PROCEDIMENTO
Tagliate tutti i vegetali: la cipolla a fettine non troppo sottili, il peperone a listarelle, le patate a pezzi abbastanza grandi, la mela a dadini di un centimetro circa, il pomodoro in 6 parti. In un wok versare l’olio evo e iniziare a far soffriggere la cipolla. Quando la cipolla inizia a dorarsi, versate le verdure: peperoni, pomodori, patate e mela. Girate il tutto e aggiungete un bel bicchiere di acqua. Salate e lasciate cuocere con il coperchio fino a quando le patate non sono morbide (ci vorranno circa 20 minuti).
Nel frattempo mettete a cuocere il riso basmati: 2 bicchieri colmi di riso e 3 di acqua in una pentola di acciaio. Salate e fate cuocere a fiamma bassa e coperto fino a quando l’acqua non si è stata assorbita.
Per il tofu: tagliatelo a fettine di mezzo cm e infarinatele con la farina di manioca. Mettete a scaldare l’olio per friggere e quando è caldo aggiungete il tofu e quando diventa croccante mettetelo a scolare su un foglio ci carta assorbente.
A questo punto le patate saranno cotte, quindi aggiungete il latte di cocco, il cocco disidratato, il curry e la paprica. Aggiustate di sale e aspettate che riprenda il bollore. Alla fine spolverate con il prezzemolo tritato.
Preparate i piatti mettendo sotto il riso, poi il curry e le fettine di tofu e guarnite con i semi di sesamo.




Burro vegetale

Stamani volevo fare la ricetta suggerita da Nello nel suo blog “Le ricette vegane di Nello”, quando mi sono accorta che non avevo in casa il burro vegetale. Siccome non volevo rinunciare all’idea di provare a fare le brioches con il tuppo, mi sono fatta il burro da sola. Nella rete ci sono tantissime versioni di ricette di margarina o burro vegetale, ma, come faccio spesso, non ho seguito una ricetta specifica: ho messo insieme un po’ di idee (compatibilmente con gli ingredienti che avevo in casa) e ho fatto una mia versione che poteva essere adatta per la ricetta che volevo fare.
Di seguito ingredienti e procedimento:

INGREDIENTI
65 gr di latte di soia (io ne ho ho usato uno leggermente dolce e vanigliato. Se volete usare il burro per una ricetta salata usatene uno al naturale)
1 cucchiaino di aceto di mele (io in realtà ho usato un fervida di mele cotogne autoprodotto 🙂
1 pizzico piccolo di sale
1/2 cucchiaino di gomma di xantano (questo ingrediente un po’ difficile da trovare, rende l’emulsione ancora più stabile e gli dà una consistenza più solida)
150 gr di olio di girasole deodorato
20 gr di burro di cocco
20 gr di burro di cacao

PROCEDIMENTO
Mettete in un pentolino il burro di cocco e di cacao a sciogliere a fuoco bassissimo. Intanto nel bicchiere del minipimer mettete il latte, l’aceto, la gomma di xanatano e il sale. Frullare un po’ e iniziare ad aggiungere l’olio a filo. Vedrete che all’inizio sembrerà simile alla maionese veg, ma dopo pochissimi secondi si solidificherà molto di più (effetto della gomma di xanatano).  Alla fine aggiungete i due burri sciolti e frullate ancora. Quando gli ingredienti si saranno incorporati, mettere il burro in un contenitore e riporlo in frigo.

burro-vegetale

NOTE
Per le Brioches col tuppo di Nello, il burro vegetale doveva essere a temperatura ambiente per averlo morbido quindi l’ho usato appena l’ho fatto. Dopo già 1 ora in frigo si solidifica assumendo una consistenza a metà strada tra la margarina e i burri vegetali in commercio che sono molto cremosi. Ho provato a scioglierlo per vedere se fosse adatto per ricette in cui si chiede appunto di sciogliere il burro, ma non funziona (ancora effetto della gomma di xantano), quindi va bene solo per le preparazioni che richiedono il burro pomata.
In questa ricetta ho voluto aggiungere il burro di cacao e di cocco per essere più sicura che la consistenza fosse abbastanza solida e burrosa, e perché secondo me il sapore del burro sarebbe stato più gustoso per la ricetta che volevo svolgere. Quando però ho iniziato a montare con l’olio e ho visto l’effetto della gomma di xantano ho pensato che anche se non avessi avuto quei due ingredienti avrei avuto comunque un burro vegetale utilizzabile.  Quindi non vi preoccupate se non li avete.

Kimchi

Ciao a tutti,
oggi voglio proporre la ricetta di un piatto che ho scoperto recentemente: il kimchi. Ne avevo sentito parlare leggendo i libri di fermentazione del mitico Sandor Katz, ma non lo avevo mai assaggiato. In realtà il primo e unico kimchi che ho assaggiato è il mio, quindi non ho molti termini di paragone. Per questo se qualcuno che lo fa già da tempo me ne volesse mandare un pochino sarei felice di assaggiare :D.
Allora diciamo che il kimchi è il piatto tipico koreano, ma può essere usato anche come condimento, perché può essere aggiunto ad altri piatti. Io infatti ne ho fatto una versione più simile ad un condimento che ho utilizzato con i ceci, il riso, i fagioli con l’occhio, le fette di pane…insomma con tutto :D. L’ingrediente di base è il cavolo cinese che ho tagliato a listarelle. Cercando sul web però ho visto che in Corea lo fanno con il cavolo tagliato a metà o in quarti e messo a fermentare in grandi orci. In questo video potete farvi un’idea di come dovrebbe essere. Di fatto però ci sono tantissime varianti di kimchi, quindi la creatività credo sia l’ingrediente principale.
cavolo-cinese
Il cavolo cinese, o “cavolo di Pechino” (da non confondere con il bok choy, anch’esso chiamato “cavolo cinese” a volte), è una specie di verza, per questo se non lo trovate potete usare benissimo questo ortaggio in sostituzione.
C’è anche un altro ingrediente un po’ particolare, ed è il gochugaru, un peperoncino coreano, caratterizzato da una piccantezza moderata e un lieve sentore affumicato. Si può sostituire con il nostro peperoncino, ma diminuendo fortemente le dosi. Nel caso in cui sceglieste di usare il peperoncino vi consiglio di aggiungerlo via via ed assaggiare fino a quando lo trovate piccante al punto giusto.
gochugaruLa mia ricetta del kimchi è nata dalla consultazione di vari siti, blog e video youtube. Diciamo che mi sono ispirata per gli ingredienti, le dosi e il risultato finale al blog erbaviola.com, di Grazia Cacciola che ringrazio tantissimo, ma ho cambiato un po’ il procedimento. Vi consiglio di visitare il suo bellissimo sito, dove troverete non solo ricette vegetali, ma anche tante info su autoproduzione di saponi, orto, downshifting.
Il kimchi non sarebbe un piatto completamente vegetale, perché nella ricetta tradizionale contiene una salsa di pesce. Al posto di questa salsa usiamo quindi la salsa di soia. Volendo mantenere il sapore un po’ “pescioloso” si potrebbe provare ad aggiungere un po’ di alga wakame.

INGREDIENTI
1 cavolo cinese
4 cipollotti freschi
3 carote grandi
6 spicchi d’aglio
1 cipolla rossa
1 mela
2 cucchiai di zenzero fresco tritato
4 cucchiai di salsa di soia
80 gr di gochugaru (o peperoncino)
60 gr di farina di riso (o farina di frumento se non avete problemi con il glutine)
180 gr di sale marino integrale
3 lt di acqua + 1 tazza grande

PROCEDIMENTO
Iniziamo a preparare il kimchi dalla sera prima facendo una salamoia con l’acqua e il sale e immergendovi il cavolo cinese tagliato in quarti. Chiudiamo il contenitore con la pellicola e lasciamolo a temperatura ambiente tra le 12 e le 24 ore.
Il giorno dopo prepariamo una specie di vellutata di farina di riso: uniamo ad una tazza di acqua la farina di riso. Mettiamo sul fuoco e facciamo addensare. Quando ha la consistenza della besciamella spegniamo e lasciamo intiepidire.
Intanto che la crema di riso si raffredda, tagliamo le carote e i cipollotti (sia il bianco che la parte verde) a bastoncini fini e mettiamoli da una parte.
Tritiamo aglio, mela, cipolla rossa e mettiamo anch’essi in un contenitore a parte. Aggiungiamo a questo trito lo zenzero grattugiato, il gochugaru, la salsa di soia.
Uniamo le verdure tagliate a listarelle, gli ingredienti tritati e la crema di riso in un grande recipiente.
A questo punto scoliamo il cavolo, lo strizziamo un po’ e lo tagliamo a strisce (per orizzontale). Uniamo il cavolo alle altre verdure e mischiamo bene con le mani, assaggiamo se va bene di sale e piccantezza.
Quando gli ingredienti sono ben amalgamati, mettiamo il kimchi in dei vasi di vetro, ben pressato. Chiudiamo e lasciamo a temperatura ambiente per 3-4 giorni. Io dopo questo tempo l’ho messo in frigorifero, ma ho letto dal buon Marco Fortunato, della comunità Tempo di Vivere (un giorno verrò a trovarvi!!!), che si può tenere anche fuori dal frigo se la temperatura non è troppo alta. L’ideale credo sia avere una cantina fresca. Il kimchi dura tantissimo, pare che il sapore ideale lo raggiunga dopo 4-5 mesi. Noi abbiamo cominciato a consumarlo dopo 1 mese e ci è piaciuto molto.
Ecco il risultato 🙂
kimchi

Torta all’arancia

Questa torta la faccio spessissimo, in tante varianti. La prima volta che l’ho mangiata però era con l’arancia, per questo la propongo così. E’ la classica torta all’acqua, arricchita con una golosa glassa all’arancia (lo so, lo zucchero a velo è il MALE, ma ogni tanto concediamoci anche di sgarrare ;). Vedrete come è facile il procedimento!

INGREDIENTI
210 gr di farina biologica di tipo 2
1/2 bustina di lievito vanigliato
140 gr di zucchero
60 ml di olio di semi di girasole deodorato
175 ml di acqua
buccia grattata di un’arancia
5 cucchiai di succo di arancia
120 gr di zucchero a velo
qualche cucchiaio di succo di arancia

PROCEDIMENTO
Uniamo gli ingredienti secchi insieme: setacciamo farina e lievito e uniamo lo zucchero. In un contenitore uniamo gli ingredienti liquidi e la scorza di arancia. Uniamo tutto insieme. Versiamo in una teglia a cerniera ricoperta di carta forno e mettiamo in forno già caldo a 180 gradi. Facciamo cuocere la torta per 30-35 minuti. Quando la torta è fredda prepariamo la glassa mischiando la glassa con il succo di aranci (nella foto la glassa è rosa perché ho usato un’arancia rossa). Versare la glassa sulla torta, coprendola uniformemente. Lasciar asciugare per un’ora almeno.

Frollini alla frutta secca

La ricetta di questi biscotti l’ho pensata modificando quella dei Santa’s Whiskers, dei biscotti natalizi tipici inglesi. Il risultato finale è completamente diverso, però per correttezza lo dico, così mi alleggerisco l’anima 😀

INGREDIENTI:
200 gr di farina tipo 2
100 gr di zucchero di canna
80 gr di burro vegetale (soia o girasole)
40 gr di olio di girasole deodorato o altro olio di semi leggero
8-10 cucchiai di latte vegetale
1 cucchiaino di lievito vanigliato
50 gr di frutta secca (io ho usato un mix di noci, nocciole e mandorle), una manciata di uvetta
mezzo cucchiaino di cannella
noci per guarnire.

PROCEDIMENTO:
mettiamo il burro e l’olio in una ciotola e montiamoli con le fruste elettriche. Aggiungiamo lo zucchero e il latte. Tritiamo finemente la frutta secca e uniamola al composto. Infine aggiungiamo la farina e il lievito. Il composto dovrà risultare abbastanza morbido, da prendere con il cucchiaino. Usiamo metà del composto così come è, mettendo su una teglia con carta forno un cucchiaino di impasto e sopra un pezzetto di noce. All’altra metà dell’impasto uniamo l’uvetta e la cannella. Mischiamo bene e anche con questa seconda parte facciamo dei mucchietti con il cucchiaino. Infornare a 190 gradi per circa 15 minuti.

Questi frollini sono ottimi con il tè 😉